I primi passi della riforma cistercense sono legati a S.Roberto di Molesme che, dopo essere diventato il capo di un gruppo di eremiti, fondò a sud di Digione il 21 Marzo 1098 (proprio nel giorno di S.Benedetto), il Nuovo Monastero di Citeaux.
Per sottolineare maggiormente il distacco dai Benedettini di Cluny, i Cistercensi adottarono per sé l'abito bianco anziché nero e stabilirono che le abbazie dovessero sorgere in perfetto isolamento, lontane da ogni insediamento umano. La terra sarebbe stata lavorata con il solo aiuto dei fratelli laici.

Nel 1112 Bernardo, un giovane cavaliere della Borgogna entrò a far parte del monastero di Clairvaûx e divenne abate, a soli venticinque anni.
Sotto di lui l'abbazia attrasse centinaia di vocazioni, arrivando ad avere settecento monaci. Per accogliere tutte le ulteriori vocazioni, che all'improvviso arrivarono a migliaia, fu necessario aprire nuovi monasteri all'estero.

I monaci bianchi, da allora, invasero silenziosamente l'Europa, e il 10 ottobre 1134 arrivarono in Lombardia.

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